Sabato 28 ottobre scorso, alle ore 14, nella piazza del Municipio di Omegna, le studentesse e gli studenti dell’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale hanno preso parte al flash mob organizzato in occasione del compleanno di Gianni Rodari. Noto scrittore, maestro, pedagogista nato a Omegna, Rodari è da sempre apprezzato da grandi e bambini e, anche quest'anno, è stato celebrato. Sul territorio omegnese c’è anche un museo a lui dedicato e gestito dal Parco della Fantasia, si svolgono laboratori che si ispirano alle sue celebri opere: il "Barone Lamberto", "Favole al telefono" e "Grammatica della fantasia".
L’introduzione del flash mob è stata affidata alle parole di Alice Cascherina, Cipollino e Giovannino Perdigiorno, celebri personaggi delle favole che trovano un giradischi nella soffitta del Barone Lamberto, dando inizio ad un viaggio fantastico.
A scuola, le ragazze e i ragazzi coordinati dalla professoressa Guzzi e altri docenti, hanno messo in scena il flash mob dedicato a Gianni Rodari, danzando su musiche degli anni ’70 e ’80, le note delle canzoni si sono mixate alternando brani musicali più lenti e più riflessivi. L’esibizione dell’intero gruppo è stata a lungo preparata, si sono alternate fasi di osservazione della coreografia per impararla con fasi di realizzazione.
Il gruppo ha indossato jeans, scarpe bianche, maglia gialla e si è preparato per danzare insieme.
Alla parata non hanno partecipato solo gli studenti, ma anche il sindaco Daniele Berio, i ragazzi del CCR, la Banda Musicale di Omegna, le mascotte vestite da panda e da mappamondo.
I festeggiamenti sono poi proseguiti al Forum dove i lavori migliori sono stati premiati in quanto le scuole di Omegna, dalla primaria alla secondaria, hanno preso parte alla manifestazione dedicata a quattro aree tematiche con filastrocche, fiabe, romanzi e racconti, album illustrati e rappresentazioni teatrali. È intervenuto alla festa Giulio Scarpati, noto attore televisivo e di teatro che, per l’occasione, ha letto filastrocche, favole e discorsi di Gianni Rodari.
La classe 1A SSAS